Acceleratore, note sul montaggio
Altezza della sella, come abbassarla ancora
Batterie, alcune note
Batterie piombogel, come sostituire elementi interni
Montaggio acceleratore
ALTEZZA DA TERRA DELLA SELLA: COME ABBASSARE
ULTERIORMENTE LA SEDUTA
Taluni utenti, pur facendo scendere al limite più basso il tubo
reggisella, non riescono a trovare una seduta agevole e comoda, in grado
di conferire loro la sicurezza che desiderano. Questi utenti vorrebbero
toccare terra con entrambe i piedi e per l'intera pianta del piede. In
diversi casi è possibile agire per abbassare ulteriormente il piano di
seduta. Le operazioni possibili, secondo i casi, sono due:
a) eliminare le molle dal telaietto della sella, modificandone
leggermente la forma con l'aiuto di una
morsa;
b) smontare la molla interna al cannotto reggisella, dove presente, e
ribattere uno sull'altro i due
tronconi di tubo, poichè l'uno si inserisce telescopicamente sull'altro
BATTERIE: ALCUNE NOTE
La corrente di ricarica deve rimanere costante per valori intorno ad
1/10 del valore nominale della batteria (es: batteria da 12 A, corrente
di ricarica da 1,2 A). La prima ricarica assoluta richiede un tempo più lungo di
ricarica, superiore di circa 2-4 ore. Nel caso di batterie di tipo sinterizzato,
ad alta velocità di carica, la corrente di ricarica può salire fino al
valore nominale (es: 12 A), riducendo a 1 ora il tempo necessario alla
completa ricarica. In questo caso è essenziale che la ricarica avvenga
in ambiente ben ventilato, condizione atta a smaltire convenientemente
il calore prodotto durante la ricarica. La tensione di carica vale circa
1,5 volt per elemento. E’ consigliabile scaricare periodicamente il
pacco batteria, ogni 4-5 ricariche complete, allo scopo di prolungarne
la vita. In ogni caso la scarica non deve essere portata a 0 volt, pena
la perdita degli elementi.
Vedi
come aumentare l'autonomia della batteria.
Trova il servizio rigenera batteria.
Conosci meglio le batterie utilizzate sulle bici elettriche!
COME SOSTITUIRE GLI ELEMENTI INTERNI DI UNA
BATTERIA PIOMBO GEL
La batteria al piombo gel di una classica bici elettrica è più propriamente
composta da 2-3 elementi (celle) batteria interni (2 se da 24 volt, 3 se
da 36 volt) e dalla scocca in
plastica che li avvolge e richiude completamente. A questo si aggiunge
altra
componentistica come spinotti, serratura, interruttore, portafusibili, cablaggi.
Gli
elementi sono collegati tra loro in serie secondo gli schemi seguenti:
MONTAGGIO
ACCELERATORE
Prima di procedere con la lettura si invita a prendere nota che la
normativa vigente consente l'impiego sulle bici elettriche a pedalata
assistita del dispositivo di acceleratore svincolato dalla pedalata,
solo in aree private (come ad es. parchi, aree industriali, fiere,
ecc.). Viene quindi escluso il suo impiego su strade di pubblica
circolazione. In pratica con l'acceleratore montato si ottiene un funzionamento simile ad un ciclomotore,
e la erogazione di potenza è vincolata alla sola rotazione della
manopola acceleratore. Per verificare che la bici sulla quale si
desidera
montare il dispositivo preveda tale possibilità si dovrà:
1) accedere alla centralina di controllo, smontando il carterino di
plastica o metallo che protegge il vano in cui è racchiusa;
2) individuare il connettore terminale sul quale innestare il cavetto a
tre fili del comando acceleratore.
Tale terminale, collegato ai fili in uscita dalla centralina, potrebbe
essere di due tipi:
tipo A, con connettore libero, dedicato, a 3 fili, colore fili: rosso (5volt) - blu o verde
(segnale) - nero o giallo (massa);
tipo B, con connettore multipolare a 4 o 5 fili, di cui 2 o 3 impegnati.
Nel tipo B i due fili impegnati portano generalmente la corrente al
display a led di
carica della batteria. E'
possibile accertarsene scollegando il cavo multipolare e verificando lo
spegnimento del display. Sempre in questa
ipotesi, con terminale tipo B, il collegamento al comando acceleratore
avviene utilizzando il filo nero, che è collegato anche al display a led, come filo comune di massa, più 2
dei fili rimanenti liberi. Il codice colore non è univoco, quindi si
dovrà fare qualche tentativo. Importante è evitare di collegare al filo
che porta i 36 v. In caso di inversione
accidentale dei fili comunque giusti il dispositivo non funzionerà, ma non
si avranno
danni.
Andiamo
quindi a verificare che effettivamente sia presente una tensione di soli
5 volt sui fili di alimentazione destinati all'acceleratore, prima di
collegarlo. Anche nella eventualità che non siano presenti i connettori
sopra visti (A o B), è ancora possibile talvolta effettuare il collegamento
dell'acceleratore individuando i tre fili che ci servono in questo modo:
filo di massa (solitamente nero, corrisponde alla polarità negativa),
filo positivo (con voltaggio di 5 volt), e filo verde (segnale, uno dei
tre fili che vanno al sensore).
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